Telecom in mani frencesi
La dichiarazione del Coordinatore Nazionale PRI

Manca una politica industriale

La Ministra delle Attività Produttive, la dr.ssa Guidi, ha dato una ulteriore dimostrazione della sua inefficienza, della sua assenza, della sua inadeguatezza al ruolo che ricopre. Infatti i francesi mettono a punto un nuovo colpo nel sistema delle grandi imprese italiane, appropriandosi di fatto di Telecom. Dopo la presenza storica del finanziere Bollorè, che possiede il 20 % del pacchetto azionario dell’azienda, ora è la volta di Xavier Niel che rastrella oltre il 14 % delle azioni. I due imprenditori francesi dispongono di circa un terzo del capitale sociale di Telecom; e già oggi sarebbero in grado, se decidessero di mettere in comune le loro azioni, di disporre a loro piacimento della principale azienda italiana di Telecomunicazioni, che, non va dimenticato, è proprietaria delle Rete Telefonica nazionale. Cioè di una delle infrastrutture prioritarie per un Paese moderno ed industriale. In tutto ciò, l’unico dato indiscutibile e preoccupante è il silenzio del Governo, e per esso del Premier e del ministro competente, che hanno permesso, in un lungo periodo di circa 6 mesi, che si arrivasse a questo fatto compiuto: ora bisognerà correre dietro ai francesi; e sperare nella buona sorte.
Ma quello che colpisce ancora è l’assenza di un qualsivoglia abbozzo di politica industriale dell’Italia. Ne è emblema evidente la mancanza di una organica e convergente politica di azione prospettica da parte di Eni e di Enel, che sembrano voler percorrere strade del tutto disomogenee, e difformi l’uno dall’altro.

Roma, 2 novembre 2015